Salvatore/ Giugno 24, 2016/ FACEBOOK, News

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La Riviera del Brenta è un insieme di contrade di angoli verdi sorti lungo l’antico corso di un fiume che collega Padova a Venezia. Ideale prolungamento di Venezia in terraferma, quasi sestriere della città lagunare, la Riviera del Brenta ha vissuto dal cinquecento al Settecento un periodo aureo che l’ha trasformata in luogo di villeggiatura privilegiato dei ricchi patrizi veneziani.

Ricca dei fasti di questa civiltà la Riviera del Brenta si presenta tutt’ora con i giardini fioriti delle sue dimore nobili, con le ville aperte al pubblico.

 

La nostra gita prevede la visita a :

 

  • Villa PISANI a Stra.
  • Dolo – Visita ai mulini.
  • Villa WIDMANN REZZONICO FOSCARI a Mira
  • Villa FOSCARI detta “La Malcontenta” a Fusina (VE)

 

Villa PISANI rappresenta l’apice dell’architettura settecentesca nella quale il fasto del barocco si coniuga all’armonia della classicità al pari delle grandi regge europee come Versailles o Caserta. La costruzione del corpo centrale ebbe inizio nel 1720 su progetto di Gerolamo Frigimelica e su commissione dei nobili Alvise e Almorò Pisani. Alla morte del Frigimelica, il compito di edificare il grandioso complesso fu affidato a Francesco Maria Preti, giovane architetto al quale si deve la veste attuale della villa. All’interno, la maggior parte delle 114 stanze, nelle quali si conserva l’arredamento originario, è riccamente decorata con statue, stucchi ed affreschi. Troneggia su tutti il nome di Gian Battista Tiepolo che , nel salone da ballo, tra il 1760 ed il 1762 realizzò, assieme al quadraturista Giovanni Mengozzi Colonna, suo insostituibile collaboratore, uno dei capolavori del Settecento veneziano, la Gloria della Famiglia Pisani. L’immenso parco costituisce un mondo autonomo caratterizzato da gruppi scultorei e numerose, suggestive costruzioni: la caffé-house, l’esedra, la collinetta archeologica, la ghiacciaia, la limonaia e le scuderie che doppiano simmetricamente il corpo centrale.

La villa nella sua lunga storia ha ospitato personaggi storici molto noti, da Napoleone, che ne divenne proprietario nel 1807 a Mussolini e Hitler che qui si incontrarono per la prima volta nel 1934. Qui Gabriele D’Annunzio si ispirò per la scena del labirinto descritta nel suo romanzo Il Fuoco.

 

Villa WIDMANN REZZONICO FOSCARI.

Il viaggiatore che nel Settecento affrontava il tradizionale Tour d’Italie e, a bordo del proprio burchio, tipica imbarcazione rivierasca, decideva di risalire la Brenta da Venezia a Padova, non poteva esimersi dall’ammirare, in una delle anse formate dal fiume, uno dei gioielli del tardo barocco veneziano, il complesso di Villa Widmann Rezzonico Foscari. Costruita agli inizi del Settecento per volontà dei Serimann (o Scerimann), nobili veneziani ma di origine persiana, la villa ottenne l’attuale forma solo nella metà dello stesso secolo, quando, la famiglia Widmann, dopo avere acquistato l’immobile, lo rimodernò adeguandolo al gusto rococò francese, allora tanto in auge.

Il corpo centrale ottenne così una nuova veste, divenendo accogliente dimora per feste e ricevimenti, durante i quali, alla musica, al cibo ed al ballo era spesso affiancato il gioco. Ad impreziosire il salone principale pensarono due artisti, allora molto contesi nell’ambiente veneziano, Giuseppe Angeli (1712-1798), discepolo di Giambattista Piazzetta, e Gerolamo Mengozzi Colonna, straordinario quadraturista, collaboratore prediletto dal Tiepolo.

Villa FOSCARI detta “La Malcontenta.”

La villa che Palladio realizza per i fratelli Nicolò e Alvise Foscari intorno alla fine degli anni ’50 sorge come blocco isolato e privo di annessi agricoli ai margini della Laguna, lungo il fiume Brenta.Più che come villa-fattoria si configura quindi come residenza suburbana, raggiungibile rapidamente in barca dal centro di Venezia. La famiglia dei committenti è una delle più potenti della città, tanto che la residenza ha un carattere maestoso, quasi regale, sconosciuto a tutte le altre ville palladiane, cui contribuisce la splendida decorazione interna, opera di Battista Franco e Gian Battista Zelotti.

La villa sorge su un alto basamento, che separa il piano nobile dal suolo umido e conferisce magnificenza all’edificio, sollevato su un podio come un tempio antico. Nella villa convivono motivi derivanti dalla tradizione edilizia lagunare e insieme dall’architettura antica: come a Venezia la facciata principale è rivolta verso l’acqua, ma il pronao e le grandi scalinate hanno a modello il tempietto alle foci del Clitumno, ben noto a Palladio. Le maestose rampe di accesso gemelle imponevano una sorta di percorso cerimoniale agli ospiti in visita: approdati davanti all’edificio, ascendevano verso il proprietario che li attendeva al centro del pronao. La tradizionale soluzione palladiana di irrigidimento dei fianchi del pronao aggettante tramite tratti di muro viene sacrificata proprio per consentire l’innesto delle scale. La villa è una dimostrazione particolarmente efficace della maestria palladiana nell’ottenere effetti monumentali utilizzando materiali poveri, essenzialmente mattoni e intonaco.

 

Ritrovo al parcheggio Media World, partenza ore 8.00 e ritorno indicativamente ore 20.00. Prenotazione entro il 22 giugno per la prenotazione del ristorante.

Per info e costi: Daniele 347 2292091

 

ITINERARIO – Km : 334

Ravenna – Argenta – Ferrara Ingresso A13 – Uscita A13 Padova Zona Industriale – Stra – Dolo – Mira – Fusina – S.S. 339 Romea – Ravenna

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